BIRTHH
BIOGRAFIA

Cresciuta a Firenze, Birthh (nome d'arte di Alice Bisi) è stata inizialmente ispirata a suonare musica dall’amore del padre per Tom Waits e Bob Dylan. Ha iniziato a scrivere canzoni da bambina e quell’abilità è cresciuta con lei. Il suo amore per il pop, il soul, l’elettronica le ha fornito le basi che adesso fanno da fondamenta alla sua musica. Con il suo album di debutto “Born in the woods” ha già catturato l’attenzione dei media e del pubblico di tutto il mondo, annoverandosi tra le migliori esponenti emergenti dell’alternative pop internazionale.

 

Dal 2016 infatti, oltre ad aver portato in tour il suo personale spettacolo, Birthh ha anche condiviso i palchi di svariati festival con nomi del calibro di PJ Harvey e Mac DeMarco, e supportato artisti quali Andrew Bird, Benjamin Clementine e Nick Murphy.

 

“Sono sempre stata affascinata dal concetto di origine”, dice BIRTHH del suo nome d’arte. “Di base è una certezza. La nascita, insieme alla morte, sono le uniche due certezze. Tutto ciò che esiste ad un certo punto è nato”. E come mai la doppia ‘h’? “Avete mai provato a googlare “birth” senza due h?” dice ridendo. Stimolata dalla possibilità di suonare sempre di più in giro, registrò il suo album di debutto, “Born in the Woods”. Scritto tra i 17 e i 19 anni, ispirato da band quali i Daughter, quest’album era una bestia scura e arrabbiata, specialmente il singolo principale “Chlorine”. La musica di Birthh spesso sembra provenire da un altro mondo, un mood in continuo cambiamento che sembra al contempo impossibile da conoscere e radicato nell’umanità. Una testa fra le nuvole, ma con un piede per terra.

 

Nel corso del 2019 lavora a un nuovo progetto discografico anticipato dall'uscita dei singoli "Supermarkets", "Yello / Concrete" e "Parakeet", poi raccolti nell'album "WHOA" pubblicato per Carosello Records il 6 marzo 2020 e distribuito in tutto il mondo. L'album vede la partecipazione di Lucius Page (già collaboratore Solange) e il vincitore di Grammy Robert LB Dorsey.