Miguel Bosé
BIOGRAFIA
Miguel Bosé vanta da sempre una carriera esplosiva nell’ambito della musica latina, che ha attraversato con 21 album, con ruoli in più di 35 film, il suo show televisivo, e il lavoro come regista teatrale. Con nomi come Picasso ed Ernest Hemingway tra gli amici di famiglia, Bosé è cresciuto con forti influenze artistiche, sempre in viaggio dalla sua patria Panama a Milano, New York, Londra, Parigi e Madrid. Ha fatto il suo debutto cinematografico all'età di 15 anni, e all'età di 21 anni, ha iniziato la sua carriera di cantante che alo ha portato ad essere una celebrità internazionale pop. Tra il 1977 e il 1982, ha registrato diversi album per la CBS, ma dovette aspettare fino al 1985 per ottenere il suo primo successo, con "Bandido". Un anno dopo, ha firmato con la Warner Bros., che ha portato a più dischi introspettivi come Salamandra, supervisionato dal produttore Celso Valli (ben noto per il lavoro con Eros Ramazzotti). Proprio negli anni ’80 Bosé, sull’onda della libertà e dell’inventiva che coinvolse tutta la Spagna, cominciò a trovare i fondamenti del proprio stile. Erano anni di cambiamenti e Miguel non desistette dalla sua inquietudine. Con l’album “Miguel” segnò un punto di svolta nel suo percorso creativo, grazie a canzoni dello spessore di “Te amaré”, mentre continuava a crescere e la sua voce maturava. Miguel continuò a riportare trionfi nel tour attraverso la Spagna, l’Italia, la Francia e l’America Latina, con spettacoli grandiosi e la vendita di milioni di copie dei suoi dischi. Gli anni ’90 e la fine del secolo sono arrivati con tutto il loro carico di crisi emotiva e spirituale e la cosa migliore da fare in quel momento era ricavarne motivo di divertimento: Miguel trasformò “Los chicos no lloran” (1990) da esperimento scherzoso personale ad un clamoroso successo commerciale. Allo stesso tempo, si alternava fra la scena musicale e quella cinematografica, facendo la sua apparizione in film come “La reina Margot” e “Tacones Lejanos” di Pedro Almodóvar. Nel 1993, la musica di Bosé adottò una vena politica con l'album Bajo El Signo de Cain, affrontando temi quali i disordini politici della Jugoslavia, le preoccupazioni ecologiche e gli aspetti della sua notorietà, finendo per essere il suo primo disco di platino. Con un profilo sempre più potente a livello internazionale, come cantante ed attore, ha pubblicato Laberinto nel 1995, supportando l’album con un tour di 125 date in Spagna e America Latina. Nel 2007, Miguel volge lo sguardo indietro, per figurarsi il futuro. In “Papito” trasforma quattordici canzoni che appartengono al suo passato e al suo presente per mostrare ciò che ancora deve avvenire. A queste si aggiungono due brani del repertorio di altri artisti ricantati in duetto con Mina (“Agua y Sal”) e Noa (“La Vida Es Bella”). Solo in Italia, “Papito” è risultato il disco internazionale più venduto del 2007, con oltre 250.000 copie. L’album è stato un autentico successo mondiale, dimostrato dai 5 dischi di platino in Spagna, 4 dischi di Platino in Messico, 3 dischi di Platino in Colombia, 2 dischi di Platino in Italia; Venezuela e Cile, disco di Platino in Argentina ed Ecuador e disco d’Oro negli Stati Uniti, per un totale di oltre 2.000.000 di copie vendute. Con “Papito” Miguel ha anche ottenuto importanti riconoscimenti: in Spagna ha vinto tre “Premio del la música”, il “Premio disco del año 2007”, l’“Amigo Award” e due “Ondas Awards”. Ha inoltre ricevuto 3 nominations per il Latin Grammy 2007, una nomination per i Grammi Awards 2007 e una nomination per il Billboard Latin Award 2008. I successi discografici sono stati accompagnati da quelli dal vivo: il “Papitour” ha attraversato 12 nazioni, con oltre 100 concerti, registrando ovunque il tutto esaurito: dalla Spagna, dove ha suonato in 55 città, dal Messico a tutta l’America Latina, dagli Stati Uniti all’Italia. Nel 2010 Miguel è di nuovo protagonista sulle scene musicali internazionali con un nuovo e attesissimo album Cardio (etichetta e distribuzione Carosello Records per l’Italia).
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