Saule
BIOGRAFIA

7 anni fa un gigante di quasi 2 metri è arrivato sul pianeta terra.
Con una voce acuta, con occhi infantili, con goffaggine e con un mondo di tenerezza, poesia e umorismo. Il gigante si chiama Baptiste Lalieu e 7 anni fa creò un personaggio, un alter ego…Saule.
Il debutto avviene con “Vous êtes ici” (Tu sei qui). L’album fu un successo e il singolo “Si” (Se), pur parlando di un tema come la morte, si presentava con un dolce ritornello e il pezzo ottenne ottimi riscontri. Seguirono molti concerti in Belgio. L’album è stato pubblicato anche in Francia dalla V2. Anche Franco Dragone, noto regista teatrale italiano naturalizzato Belga, gli offrì la possibilità di partecipare a molti spettacoli. Negli anni a seguire Saule pubblica un secondo album con Universal, gira in tour con l’artista francese Benabar e ha composto la colonna sonora del film “Western” con Benoit Poelvoorde diretto da Benoit Marriage… Tutto questo senza contare la miriade di altre attività di questo grande uomo curioso.
Senza interruzione, Baptiste inizia a lavorare al suo terzo album. Ha scritto circa sessanta canzoni passate poi attraverso il setaccio della sua intransigenza. Ne rimangono una quindicina…Saule era pronto ad andare avanti ma arriva l'incontro cruciale con Charlie Winston, che diventa immediatamente suo “fratello”. Charlie è l’inglese che affiancherà il belga Saule nelle prossime avventure. I due si chiudono ad agosto in uno studio a Parigi con un batterista inglese, Che, e con il chitarrista francese Thomas Seed. È cosi che le canzoni di Saule, prodotte e arrangiate da Charlie Winston, prendono vita!
Baptiste scrive un duetto, “Dusty Men”, che rappresenta la storia di due “has-beens”, uomini finiti, che sono in cerca della loro gloria ormai persa chissà dove. L'ironia della canzone, la forza dei suoi arrangiamenti e il groove inarrestabile fanno della canzone una hit.
I testi di Saule sono sempre stati sofisticati, i temi variano dalla perdita di un figlio come in "Just A Song" alla banalità assoluta come "Type Normal", ma anche autoreferenziali,"Chanteur bio", o che parlano di amori tragici come “The inventory of our love”.
E ancora, in un altro autoritratto dal sapore acido ma romantico allo stesso tempo, dal titolo "Le Bon Gros Géant", Saule parla del difficile rapporto col suo “ingombrante” corpo.
Ed è in un virtuosismo melodico che Saule descrive i sentimenti che ha provato vivendo a stretto contatto con un “corpo così grande”: vergogna, disagio e orgoglio allo stesso tempo e un forte desiderio di proteggere i deboli e tenere il male fuori dalla vita.
Baptiste e il suo alter ego, Saule e il suo padrone...Baptiste Lalieu e Saule trascorrono la loro vita in simbiosi e per nostra fortuna, quando si incontrano cantano.
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28 April

"DUSTY MEN" DI SAULE CONQUISTA IL DISCO D'ORO DIGITALE
04 March

"DUSTY MEN" DI SAULE COLONNA SONORA DEL NUOVO SPOT VODAFONE
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01 settembre
Superbe week-end
Après avoir retourner le bateau à scène sur Sambre avec les Aventuriers ,
Je me retrouve le lendemain sur un plateau télé /radio avec Philippe Lafontaine.
Merci à la charmante personne qui a immortalisé ce moment avec ce charmant monsieur.
On est resté l’écouter. Après les très bons « Coeur de Loup » et « tequila » qui n’ont pas pris une ride , j’ai même découvert une sublime chanson : Bibi debraie
Un grand monsieur de la chanson française https://youtu.be/a9nV3rzwsJc

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