Toto Cutugno
BIOGRAFIA
Diceva uno scrittore francese che il successo è dato dal valore personale moltiplicato per le circostanze. Il riconosciuto valore di Toto Cutugno ha avuto quale moltiplicatore quelle circostanze che gli hanno dato non solo il successo, ma anche una fisionomia artistica che ad ogni operazione è risultata sempre più incisiva, definitiva, precisa, sempre più rispondente al suo temperamento, alla sua personalità. Tappe importanti, traguardi significativi, incontri decisivi gli hanno dato quel riconoscimento che va ai veri talenti: tre dischi d’oro: per “L’ètè indien” (Africa) cantata da Joe Dassin, un altro disco d’oro con “Les oiseaux de Thailande” da cantata da Ringo dopo che lo stesso Toto, col gruppo “ALBATROS” da lui formato, l’aveva presentata a Sanremo ’76 con il titolo “Volo AZ 504” classificatasi al terzo posto; ancora un disco d’oro con Dassin per “Et si tu n’existais pas”. Con “Nel cuore nei sensi” e “Gran Premio”, quest’ultima a Sanremo ’77, Toto conclude l’operazione “Albatros” ed inizia quella di “cantautore”. I risultati sono immediati e positivi. Con “Donna, Donna mia” entra subito in classifica. “Voglio l’anima” al Festivalbar ’79. Per Adriano Celentano scrive “Soli” e tutti i brani dell’album “Un po’ artista un po’ no” nel quale è incluso “Il tempo se ne va” che rimane in classifica per mesi e mesi. A Sanremo ’80 con “Solo noi” stravince, mettendo d’accordo, una volta tanto, critica e pubblico. Ad ogni Sanremo la sua “zampata”… Ancora due canzoni giuste al momento giusto: il momento del Festivalbar ’80: “Olimpic games” per Miguel Bosè e per lui “Innamorati”. Confeziona su misura per Celentano un motivo per il film “Il bisbetico domato” il titolo è “Innamorata, incavolata a vita”, il successo è di prammatica, come per “il tempo se ne va”, “Soli”, “Un po’ artista un po’ no” sempre per Celentano. Quando decide di non esportare solo la sua musica, ma anche la sua voce e la sua immagine diventa popolarissimo in Spagna, Germania, Svizzera, Francia, Argentina, Canada, Stati Uniti, Giappone dove partecipa al “World popular song festival” ricevendo il premio “Out standing” quale migliore compositore per la canzone “Francesca non sa” che inserisce, assieme al brano “Flash”, sigla dell’omonima trasmissione televisiva, nel suo nuovo LP dal titolo “Innamorata, innamorato, innamorati”. Per Toto Cutugno rivolgersi agli innamorati non è un puro fatto commerciale, ma un’esigenza, un indispensabile discorso musicale che va tenuto vivo perché l’amore viva in ogni istante della vita degli uomini.